La nota stampa di Daniele Andrisani, Delegato alla comunicazione e semplificazione amministrativa del Comune dì Statte
Cos’è la carta d’identità elettronica.
La nuova CIE consiste in una card, avente il formato della tessera sanitaria (o del bancomat), integrata con un “microprocessore senza contatto per la memorizzazione delle informazioni necessarie
per la verifica dell’identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale)”.
Il documento elettronico, quindi, oltre a contenere una serie di informazioni maggiori rispetto a quello cartaceo (dalle modalità di contatto, al consenso alla donazione degli organi, ecc.), ha
una duplice utilità: costituisce strumento di identificazione del cittadino, valido anche come documento di viaggio in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea e in quelli con cui l’Italia
ha firmato specifici accordi e consente il riconoscimento tramite il sistema Spid (Sistema pubblico di identità digitale) che assicura l’accesso ai servizi erogati dalla P.A.
La carta d’identità cartacea – continua Daniele Andrisani – è valida sino alla scadenza.
I comuni che rilasceranno la carta d’identità elettronica, ricorda la circolare ministeriale, non potranno più consegnare il documento in formato tradizionale cartaceo fatta eccezione per alcuni
casi di “reale e documentata urgenza”.
In ogni caso, si precisa, le carte d’identità cartacee (oltre che quelle elettroniche rilasciate sino all’emissione della CIE) saranno valide sino alla scadenza nelle stesse prevista.
Il costo per il rilascio della nuova CIE, ricorda la circolare, è quello determinato con il decreto del 25 maggio 2016: ossia pari a 16,79 euro (euro 13,76 oltre Iva all’aliquota vigente),
corrispondenti “al ristoro delle spese di gestione sostenute dallo Stato, ivi comprese quelle relative alla consegna del documento” che potrà essere spedito al cittadino direttamente a casa (o
dove ne abbia fatto richiesta), entro 6 giorni dalla data di richiesta come previsto dalle nuove procedure predisposte dal Ministero dell’Interno, oppure lo stesso documento, potrà essere
consegnato al cittadino direttamente allo sportello anagrafe del Comune; ricordo che la nuova CIE è stampata direttamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e non dai Comuni.
Ai normali costi, vanno aggiunti i diritti fissi e di segreteria, per un totale di circa 22,53 euro .
La scadenza della CIE, puntualizza il Delegato alla Comunicazione Andrisani è variabile in base all’età del titolare: tre anni per i minori di età inferiore a tre anni; 5 anni per i minori di età
compresa tra i 3 e i 18; 10 anni per i maggiorenni.
La CIE potrà essere richiesta al proprio comune di residenza (o dimora) nei casi “di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del documento di identificazione”.
Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei cittadini e per agevolare i comuni nelle operazioni di acquisizione dei dati, c’è il portale istituzionale della CIE (raggiungibile all’indirizzo
www.cartaidentita.interno.gov.it) che chiaramente ridurrebbe di molto l’attesa dei cittadini agli sportelli comunali in quanto la registrazione dei dati risulterebbe già effettuata sul
portale.
La nuova carta d’identità elettronica (CIE) è progettata per agevolare e velocizzare molte delle operazioni quotidiane di milioni di italiani, ormai si va incontro
sempre più alla digitalizzazione di atti e documenti che creano un risparmio sui costi per l’ente e liberano da farraginose procedure i dipendenti comunali.